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Manie di persecuzione

Manie di persecuzione

Disturbo paranoide di personalità

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La depressione è un quadro patologico che si configura con una chiara sintomatologia, ben definita nel manuale diagnostico DSM-IV. In linea generale, si può dire che è caratterizzata da una profonda sensazione di sconforto, tristezza immotivata, crisi di pianto e tono dell'umore notevolmente ridotto, oltre a difficoltà di concentrazione e incapacità nel prendere decisioni.

Si accompagna una diminuita volontà, una mancanza generale di iniziativa, di piacere e di interesse nelle normali attività quotidiane, personali e lavorative. La persona colpita dalla depressione si sente totalmente incapace di reagire, di far fronte alla situazione attuale, prova un forte senso di colpa verso sé stesso o gli altri, sentendosi quasi un peso difficile da sostenere.

Si manifesta di conseguenza un più o meno grave ritiro sociale, un distacco emotivo dalle persone vicine e dalla propria famiglia. L'individuo tende ad isolarsi e a rinchiudersi in sé stesso. Si possono osservare nel paziente una certa rigidità dei movimenti, una fissità dello sguardo e una mimica espressiva rallentata, senza espressione. Il linguaggio è meno fluente e piatto emotivamente.

A tali sintomi psicologici, si associano frequentemente stati ansiosi, agitazione, forte stress, attacchi di panico e pavor nocturnus (incubi ricorrenti con profuse sudorazioni). Dal punto di vista fisico, si presentano difficoltà gastrointestinali, inappetenza o al contrario fame eccessiva, tremori, sensazioni di freddo, insonnia o ipersonnia, mal di testa, vertigini e una profonda stanchezza.

Ovviamente tale quadro sintomatologico varia da persona a persona e si esprime in quantità e qualità estremamente variabili. Ciò che deve essere tenuto presente è che per avere una diagnosi di depressione, si devono presentare almeno quattro di tutti questi sintomi, per almeno due settimane consecutive, e non devono dipendere da altre cause fisiologiche.

Questo differenzia la patologia dalla normale tristezza, esperienza anche forte che tutti prima o poi ci troviamo ad affrontare. La depressione clinica infatti perdura nel corso del tempo e se non adeguatamente trattata può compromettere seriamente la qualità della vita. La patologia depressiva non di rado si accompagna ad altri stati, come ad esempio quello maniacale, in cui si alternano periodi di depressione maggiore ad altri di iperattività, umore esagitato e mania, oppure ad altri in cui compaiono le manie di persecuzione.

In tal caso si è in presenza di un disturbo paranoide di personalità, che si caratterizza per il fatto che il soggetto, oltre ad essere di umore depresso, si sente costantemente minacciato e perseguitato da persone o agenti esterni, ai quali spesso attribuisce la causa dei propri mali. Il paziente si autoconvince che uno o più amici, familiari o colleghi lo stia ingannando, sfruttando, seguendo, perseguitando, senza alcun motivo apparentemente valido e tangibile.

I sentimenti di ostilità e rancore crescono e l'isolamento sociale si fa sempre più evidente. Tuttavia, esistono anche quadri depressivi-persecutori di minore gravità, in particolare quelli associati a disturbi tipici dell'ansia. Qui, gli eventi e i soggetti sono percepiti come minacciosi, ma vi è una conservata capacità razionale di ricondurre tale sentimenti ad un proprio disagio interno.

In tutti e due i casi, il trattamento migliore da seguire è sicuramente quello psicoterapico, associato però ad una cura farmacologica adeguata, soprattutto nella fase acuta dell'insorgenza della depressione con manie di persecuzione. Nel percorso di cura, il compito fondamentale del terapeuta è quello di costruire un solido rapporto di empatia e fiducia con il proprio paziente, per far sì che le paranoie e i deliri possano essere racchiusi e trattati in un adeguato setting professionale.

L'obiettivo dell'analisi è quello di dare al paziente gli strumenti necessari per far fronte efficacemente al problema, ridimensionando le manie persecutorie in modo che non costituiscano più il fulcro della sua vita. Il terapeuta insegnerà al paziente a visualizzarsi oltre i propri deliri e di ristrutturare nel contempo le aree di fragilità che emergeranno nel contempo. L'obiettivo sarà considerato raggiunto se si riavrà una normale concatenazione di pensieri logici.

Guarire dalla depressione con manie di persecuzione è quindi sicuramente possibile, ma ci si dovrà affidare a centri e professionisti esperti e di lunga esperienza nel settore, tenendo in considerazione il fatto che il percorso di analisi non sarà breve.

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