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Stress, depressione e insonnia
Non sottovalutare l'insonnia. Una buona qualità del sonno favorisce e mantiene l'equilibrio psicofisico
Se le notti passate in bianco sono sporadiche non c'è di che preoccuparsi, ma è necessario correre ai ripari se l'insonnia perdura giorni o anche mesi. Non dormire pesa su fisico e mente, creando scompensi come irritabilità, stanchezza diffusa e difficoltà di concentrazione.
Sintomi che non permettono di svolgere con la dovuta dose di energia le attività quotidiane in casa come fuori, sul lavoro e nelle ore di studio. A lungo andare, dormire poco e male può portare allo stress e ai conseguenti problemi di ansia e depressione.
Un’ altra problematica legata all'insonnia è l'insorgere di malattie a carico del sistema cardiovascolare. Se la mancanza di sonno diventa cronica, infatti, può aumentare in concomitanza alle apnee notturne il rischio di ipertensione, aritmie e aterosclerosi.
La medicina ha constatato che non dormire per lunghi periodi influisce anche sulla metabolizzazione degli zuccheri, un fenomeno che può predisporre al diabete mellito di tipo due. Inoltre, un'insonnia persistente influisce sull'ipotalamo, struttura del sistema nervoso centrale che regola funzioni come il sonno, la fame e la sazietà. Con l'insonnia sono alterati questi centri nervosi, il rischio è di favorire sovrappeso e obesità.